I test di armi nucleari del Pakistan sono stati portati avanti dal 28 maggio al 30 maggio 1998 e condotti in due serie nell'ambito di un programma di esercitazioni militari volte allo sviluppo di esplosivi nucleari sperimentali e a futuri studi sull'effetto delle esplosioni nucleari. Tale programma fu concepito e progettato da Munir Ahmad Khan— direttore della Commissione per l'energia atomica del Pakistan (PAEC) — all'inizio del 1977.[1]
Nel 1983 furono condotti dalla PAEC alcuni test subcritici che continuarono fino agli anni novanta sotto il nome in codice di Kirana-I.[1][2] Solo nel 1998, però, a causa delle tensioni scatenate dalla serie di test nucleari indiani denominata Pokhran-II[3] (o Operazione Shakti) ed effettuata su decisione del primo ministro indiano Atal Bihari Vajpayee, il governo pakistano guidato da Nawaz Sharif ha deciso di effettuare test nucleari veri e propri. Tali test, effettuati in due serie denominate Chagai-I e Chagai-II, sono stati condotti unitamente dalla PAEC e dai Laboratori di ricerca Khan nel 28 e nel 30 novembre 1998, tutti nel sito di test situato nelle colline Ras Koh, nel distretto di Chagai, in Pakistan.[4]
Il 21 febbraio 1999, durante la visita di stato del primo ministro indiano Atal Vajpayee in Pakistan, i due paesi hanno firmato un trattato bilaterale sul controllo delle armi nucleari noto come Dichiarazione di Lahore.[5]
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